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Ringraziamenti
Avvertenze
Abbreviazioni
MATERIALITÀ
1 Specchio scrittorio
2 Gesti idiosincratici
3 Figure a stilo
MEDIALITÀ
1 Disegni interlocutorii
2 Copie dai maestri
3 Storie in frammenti
ARCHEOLOGIA
1 Il Giorno e la Notte
2 Le gambe del Giorno
3 Le spalle del Giorno
Indici e Crediti
Bibliografia
Autori


Avvertenze

Argomento principale di questo progetto digitale dedicato all'analisi del corpus cartaceo michelangiolesco è quello di mettere in luce quei temi legati alla materialità della carta e alla medialità del disegno. Molti dei fogli qui considerati vantano una bibliografia così sterminata da scoraggiare persino gli studiosi più volenterosi. Pertanto, per favorire la lettura delle schede e la consultazione delle tre sezioni del progetto, è stato necessario procedere con una inevitabile serie di tagli draconiani alla sterminata letteratura scientifica sull’argomento e alle interminabili dispute attributive legate ai signoli fogli. Allo stesso modo si è cercato di ridurre l'apparato di note, limitandole alla segnalazione dei prestiti intellettuali, dei rimandi alle fonti citate, dei riferimenti bibliografici necessari e dei temi ritenuti meritevoli di future investigazioni.

 

Guida alla consultazione

Ciascuna scheda è dedicata a un singolo foglio – o a più frammenti di un medesimo foglio originario – che è così identificato: titolo descrittivo/evocativo, estremi cronologici di massima, collocazione archivistica, riferimenti bibliografici essenziali. Dove possibile, queste indicazioni sono poste nel seguente ordine: Corpus, Carteggio, Carteggio indiretto, Ricordi, Barocchi 1962-1964, Contratti, Rime e Lettere 2016. In coda alle schede relative a documenti con scritte o iscrizioni si trova la trascrizione integrale dei testi.

 
Titolo descrittivo/evocativo
Si tratta di un titolo di fantasia che serve a descrivere o evocare con una immagine figurata il tema discusso nella scheda.
 
Estremi cronologici
Il successo nel datare con esattezza le carte michelangiolesche è complicato dalla compresenza nello stesso foglio di scritte e disegni che spesso risalgono a momenti di utilizzo assai lontani nel tempo. Gli estremi cronologici presenti nell'intestazione della scheda tengono dunque conto di questa estensione cronologica e valgono solo come riferimento generale. Per ogni approfondimento sulla specifica cronologia si rimanda al testo della scheda.
 
Collocazione archivistica
I criteri di identificazione dei fogli seguono la collocazione archivistica correntemente adottata da ciascun museo. Nel caso in cui la collezione abbia avuto un catalogo a stampa particolarmente celebre, come nel caso dei fogli del British Museum catalogati da Johannes Wilde nel 1953 (Wilde 1953) o quelli dell’Ashmolean Museum catalogati da Karl T. Parker nel 1956 (Parker 1956), nelle schede è fatto riferimento a questi cataloghi universalmente adottati.
 
Riferimenti bibliografici
Nel testo delle singole schede i riferimenti bibliografici sono in maiuscoletto nella formulazione Autore/Curatore seguita dall’anno di pubblicazione. La versione completa del riferimento bibliografico è fornita nella sezione relativa alla bibliografia generale.
 
Criteri di trascrizione dei testi
Nella trascrizione dei testi michelangioleschi si è cercato di mantenere la forma più fedele a quella registrata nella carta originale. La divisione delle parole, l’uso della maiuscola, la punteggiatura, i segni diacritici, gli apostrofi e gli accenti seguono invece criteri moderni. Gli accenti sono stati utilizzati anche per indicare le forme di essere e avere prive di h diacritica (ò, à, ànno), mentre i grafemi del testo che presentano h diacritica (chome, chosa) sono sempre mantenuti. Nella divisione delle parole si è cercato di mantenere l’uso dell’originale (in particolare per numerali, toponimi e antroponimi). Nei casi di iniziale raddoppiata per rafforzamento fonosintattico, la prima lettera è trascritta in minuscolo, la seconda in maiuscolo e sono separate da punto alto (a r•Roma). La trascrizione di forme avverbiali con oscillazioni d’uso e tutte le preposizioni sono state trascritte cercando di seguire la massima aderenza al modello. Gli a capo del testo sono segnati da una barra obliqua “/”, mentre i cambi di pagina sono indicati da una doppia barra obliqua “//”.
Le parole sottolineate indicano una posizione in interlinea, quelle barrate rappresentano espunsione o parole cancellate nell’originale. Le parentesi tonde indicano lo scioglimento di testo, mentre le parentesi quadre suggeriscono eventuali integrazioni. Nel caso di scioglimento si è scelto di seguire l’uso moderno, come nei casi di m seguita da labiale – “dice(m)bre” anziché “dicenbre” – come sovente attestato dall’autore. Dove possibile sono state sciolte anche le abbreviazioni relative a unità di misura e di valuta. Le lacune sono indicate da tre puntini racchiusi tra parentesi quadre [...], mentre gli spazi in bianco presenti nel modello sono segnalati con tre asterischi ***. Ogni altro caso particolare è spiegato nei rimandi in nota.
Per ulteriori confronti si rimanda alle edizioni standard di Corpus, Carteggio, Carteggio indiretto, Ricordi, Contratti, Rime 1960.
Per una trascrizione filologica di rime e lettere normalizzata all’suo moderno si rimanda a Rime e lettere 2016.
 
Tavole del visore, figure delle schede e relative didascalie
Per distinguere univocamente le immagini caricate sul visore (a sinistra su sfondo nero) da quelle di confronto presenti nel testo delle schede (a destra su sfondo bianco) si è scelto di distinguerle rispettivamente in tavole e figure. L'ordine di progressione delle tavole parte sempre dall'immagine del recto a luce visibile (corredata, se necessario, da ulteriori immagini manipolate digitalmente), procede con l'immagine del controluce (che contiene la scala grafica) e termina con l'immagine del verso (corredata, se necessario, da ulteriori immagini manipolate digitalmente).
Le didascalie delle tavole sono su tre righe e sono così distinte: il primo rigo indica la collocazione archivistica del documento e la specificazione di recto/verso; il secondo rigo indica l’autore del disegno o del testo, il tipo di documento e/o soggetto e, dove possibile, la data; il terzo rigo indica il tipo di luce con la quale è stato realizzato lo scatto fotografico: il quadrato verde indica che l'immagine non ha subito alcuna manipolazione (scatto a luce visibile o controluce), il quadrato rosso indica che l'immagine è stata manipolata digitalmente (il tipo di manipolazione è sempre indicato a seguire).
Nei testi delle schede i rimandi a tavole e figure sono ridotti al minimo indispensabile per non appesantire la lettura.
 
Dimensioni dei fogli e dati sulla materialità della carta
Nella didascalia dell'immagine in controluce (seconda riga) sono generalmente indicate le dimensioni dei fogli e le informazioni sulla materialità della carta (tipo di carta utilizzata, formato originario del foglio e altre eventuali caratteristiche). Se non specificato altrimenti, le misure sono espresse in mm e forniscono altezza (lato sinistro) x larghezza (lato superiore). Specifiche indicazioni sono date in caso di fogli irregolari o composti in più parti.
 
Acquisizione, digitalizzazione e manipolazione delle immagini
Se non diversamente specificato, la campagna fotografica dei documenti qui pubblicati è stata eseguita appositamente per questo progetto da me e Leonardo Pili con l’ausilio di semplici macchine fotografiche digitali e al meglio delle condizioni di illuminazione al momento dei sopralluoghi nelle varie sale studio. Le immagini acquisite sono state raddrizzate, messe a misura e calibrate nei toni, nelle ombre e nelle luci sulla base di un confronto diretto con gli originali. Le immagini relative allo stesso documento sono state poi uniformate tra loro per mantenere la sequenza delle transizioni nel visore.
In molti casi è stato necessario ricomporre più scatti, uniformando il colore e bilanciando l’esposizione alla luce: una procedura che ovviamente non esclude numerosi aggiustamenti, lacune e minimi margini di errore.
Gli effetti di realtà aumentata e di manipolazione digitale delle immagini sono stati ottenuti utilizzando i seguenti strumenti e applicazioni: Computer MacBook Pro Retina (Intel Core i7); Adobe Creative Suite (Photoshop 22.5.4, InDesign 15.1.4, Illustrator 25.4.3); Adobe Acrobat Pro DC 2001.007.20099); Office 365 Education per Mac (Microsoft Word 16.54).
 
 
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