MATERIALITÀ DELLA CARTA 

 
La carta appare bidimensionale e piatta, ma a ben guardare possiede consistenza e volume ben definiti: piegati o strappati, riscritti o riciclati, i fogli possiedono una loro materialità capace di testimoniare le manipolazioni subite nel tempo. Oltre al fluire dei pensieri, le carte di Michelangelo ci svelano i movimenti più quotidiani e tipici che accompagnano la scrittura e il disegno, rivelando, al tempo stesso, gli aspetti più intimi del suo modo di interagire con persone e cose. 
Nei nove fogli qui selezionati, vediamo l'artista riciclare pezzi di carta di forma irregolare, forzando i contorni di quello che in linguaggio tecnico è chiamato "specchio scrittorio". Seguiamo i gesti idiosincratici della sua mano che ruota, piega e strappa le pagine per adeguarle a nuovi usi e a nuove finalità. Entriamo nel suo laboratorio creativo per osservarlo mentre imprime sul foglio con lo stilo segni affilati e quasi invisibili, tracce dei suoi primi, più genuini e istintivi pensieri in figura.
 
 
 

1

Specchio scrittorio

2

Gesti idiosincratici

3

Figure a stilo